Spinning out, il pattinaggio artistico in TV

Abbiamo visto Spinning out e ci è proprio piaciuta!

Il pattinaggio artistico è la nostra vita e di tutte le nostre piccole e grandi stelle sui pattini, e finalmente questa nuova serie TV targata Netflix ci dà la possibilità di vivere queste emozioni da spettatori, senza coinvolgimento emotivo diretto. E’ bello sentire i termini salchow, Toe-loop, Axel e così via, per molti spettatori saranno sicuramente dei termini sconosciuti e facilmente dimenticabili, per noi sono l’obiettivo di tutti i sacrifici giornalieri delle nostre ragazze. Certo la serie si presenta con un cliché composto dall’atleta (Kaya Scodelario) che dopo un grave infortunio cerca la sua rivincita personale, ed il belloccio di turno (Evan Roderick) che arriva a salvarla in un turbinio di situazioni da love story al limite del drammatico. Tuttavia la trama si snoda su più piani, il primo prettamente sportivo  rappresentato dai sacrifici e dall’amore per il pattinaggio artistico dei protagonisti, il secondo piano è molto più drammatico fatto di rinunce di triangoli amorosi ed amicizie in crisi. A far da cornice, il dramma dell’atleta affetta da bipolarismo.  Probabilmente un tema, quello del bipolarismo, che ultimamente negli Stati Uniti è stato vissuto da alcuni illustri atleti, ultimo della serie il cestista Delonte West, che ha spinto lo sceneggiatore ad affrontarlo in una serie dedicata ad uno sport. Naturalmente non mancano altri personaggi a contorno, tra le quali spicca l’amica del cuore della protagonista (Amanda Zhou), eterna seconda.

Se non lo avete visto questo è il trailer

Nonostante la trama anche drammatica, alla fine di ogni puntata si desidera iniziare la successiva, perché è comunque una serie che scivola benissimo, e per chi ama il pattinaggio artistico è sicuramente una serie TV che non può mancare. Unica pecca? Bisogna essere abbonati a Netflix essendo una serie esclusiva della piattaforma di streaming. Buona visione!